Critica

L'osservazione delle cose nel loro lento mutare mi appassiona sempre.

Trovo straordinaria l'immagine di un ferro aggredito dalla ruggine che continuamente si modifica.

O di un legno roso dai tarli.

Vi colgo, concretizzata, la sensazione del tempo.

Oggi, un intonaco che si sgretoli - ed è invece un comporsi di nuove forme - mi è di stimolo per ricreare qualcosa in cui passato e presente si assommano e non si definiscono.

Perciò l'uso di materiali come cemento, gesso, calce, sabbia o altro, quasi mi si impone per rivivere emozioni che, fermate su una superficie, per me significano il tempo e il suo percorso.

 

Adriano Caverzasio


Hanno scritto di lui,  fra gli altri: