Critica
L'osservazione delle cose nel loro lento mutare mi appassiona sempre.
Trovo straordinaria l'immagine di un ferro aggredito dalla ruggine che continuamente si modifica.
O di un legno roso dai tarli.
Vi colgo, concretizzata, la sensazione del tempo.
Oggi, un intonaco che si sgretoli - ed è invece un comporsi di nuove forme - mi è di stimolo per ricreare qualcosa in cui passato e presente si assommano e non si definiscono.
Perciò l'uso di materiali come cemento, gesso, calce, sabbia o altro, quasi mi si impone per rivivere emozioni che, fermate su una superficie, per me significano il tempo e il suo percorso.
Adriano Caverzasio
Hanno scritto di lui, fra gli altri:
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- Alessandro Tosi - 2012 Leggi »
- Alfredo Taroni - 2012 Leggi »
- Valentina Fortichiari - 2014 Leggi »
- Sergio Gaddi - 2011 Leggi »
- Roberto Borghi - 2010 Leggi »
- Elena Di Raddo - 2007 Leggi »
- Luigi Cavadini - 2005 Leggi »
- Sergio Marzorati - 1994 Leggi »
- Angelo Maugeri - 1984 Leggi »
- Mario Di Salvo - 1983 Leggi »
- Vincenzo Marotta - 1983 Leggi »